Dal dopoguerra ad oggi l’aspetto e l’ambiente stesso delle città italiane, salvo rare eccezioni, sono mutati così radicalmente e rapidamente da dare l’impressione che ogni continuità con la storia precedente sia andata perduta.
Quando, alla fine degli anni ’60, le strade del geometra Claudio Cicognani e dell’impresa edile di Giovanni Rava s’incontrarono, il panorama dell’edilizia presentava un quadro rigido e ben definito.
Un’alluvione di cemento, infatti, stava definitivamente mutando l’immagine di un’Italia divisa tra città e campagne; immagine che la nostra cultura aveva ereditato dal passato e continuava a proporre più di quanto permettesse l’effettiva realtà delle cose.
Cicognani e Rava non poterono che adeguarsi a questa tendenza,cercando, però, di evitare qualsiasi approccio pesante su di un territorio, quello di Faenza, ancora sostanzialmente in equilibrio con la natura e di cui entrambi, da generazioni, facevano parte.
Il primo passo fu di dare un’impronta personale alla produzione, puntando, da subito,sull’utilizzo dei migliori materiali e sulla costruzione di abitazioni di qualità: una filosofia alquanto rischiosa per l’avvio di un’impresa ma che, alla lunga, si sarebbe rivelata vincente.
Le case di Cicognani e Rava, infatti, saranno sempre percepite dalla clientela come le più rispondenti ai criteri di durevolezza e mantenimento del proprio valore che un immobile deve possedere.
L’attività si dipana, così, su queste linee guida e senza particolari intoppi, sino alla fine degli anni ’70, quando la crisi dell’edilizia giunse a mischiare le carte in tavola.
Ma fu proprio in quell’intervallo critico, mentre gli operatori erano costretti a rivedere tutto il proprio modus operandi, che Cicognani e Rava impressero una decisa accelerata alla propria azione, avviando il progetto del Parco Stacchini.
Verso la fine degli anni’80, Cicognani e Rava anticipano la richiesta, oggi divenuta usuale,di abitazioni di pregio in palazzi ristrutturati del centro storico.
Trend, questo, che ben si è accompagnato con la misurata architettura di Faenza, caratterizzata dall’elegante dominante stilistica sette-ottocentesca.