La storia di Salvatore Abbate, carpentiere edile siciliano che collabora con Aurora da circa 20 anni è una delle più affascinanti da raccontare.
Ecco in breve la storia di Salvatore e del suo rapporto con Aurora.
“A quattordici anni, nel 1963, cominciai a lavorare. Nel 64-65 frequentai una scuola professionale di carpenteria di 3 mesi a Palermo. Tramite il Consolato italiano andai a lavorare San Gallo nella svizzera Tedesca. In seguito a Lucerna, Frequentai la scuola edile in svizzera, 2 ore, tre volte la settimana dalle 20.00 alle 22.00, per ben tre anni mentre lavoravo. La scuola era impegnativa: ci insegnavano anche a fare i disegni del ferro, cosa ora riservata ai tecnici. Il mio insegnante ci diceva: “se non sapete fare un disegno, non sapete neanche leggerlo!”.
Nel ’70 era già un muratore operaio. Dopo il matrimonio ed il primo figlio il ritorno in Italia: a Cesenatico dove viveva uno dei suoi fratelli.
“Mi disse che in Romagna c’era lavoro e si stava bene. All’inizio mi occupavo di lavorare il ferro in cantiere. Dopo poco iniziai ad acquisire interi appalti per la costruzione delle case: tutto il lavoro era così organizzato da me. Ho lavorato in tutta l’Emilia Romagna: da Bologna a Rimini, passando da Imola, Cesena Lugo e poi dal 1983 anche a Faenza.”
La SAMANI (la ditta di Salvatore) nasce nel 1982. Il nome deriva dall’acronimo di SAlvatore, MArio e NIcola: Mario e Nicola sono i figli di Salvatore che però non seguiranno la sua strada.
“Nel 1988 Giovanni Rava stava cercando un carpentiere per seguire i lavori nel complesso di via Forlivese e via Cesenatico e si presentò nel cantiere dove mi trovavo. Ci accordammo subito e dà allora continua la collaborazione: la prima impressione fu positiva, ebbi subito la massima fiducia e questo mi gratificò molto”
Salvatore ha collaborato in parecchi cantieri Aurora: il Boschetto, via Maestri del lavoro e poi tutti i fabbricati di Reda due. E’ qui che ha costruito la sua nuova casa ed è qui che ora abita.
“Dove si capisce se c’è qualità nel lavoro del carpentiere? Basta concentrarsi sulle colonne, sui cornicioni e sui balconi: devono essere ben diritti ed allineati tra loro; il calcestruzzo deve essere ben costipato e compatto: tutte cose che quando il lavoro è finito non vedi più. Difatti il cliente tende a notare di più le imperfezioni dei battiscopa, dei pavimenti o delle finiture delle finestre. Bisognerebbe sempre poter vedere il cantiere durante i lavori oppure poter avere le fotografie della struttura: tutte cose che con Aurora sono possibili!”